Seminatrice di precisione: un’occhiata più da vicino

Seminatrice di precisione: un’occhiata più da vicino

Come già detto nell’articolo precedente, la seminatrice di precisione è un attrezzo che permette di depositare nel terreno singoli semi a distanze prestabilite (per questo viene chiamata anche seminatrice mono-germe).

A differenza delle seminatrici per cereali o delle seminatrici pneumatiche (air-drill), dove i semi vengono distribuiti con un flusso continuo, nel caso della seminatrice di precisione, il seme viene prelevato individualmente dal distributore per essere poi depositato sul terreno.

Quali sono le componenti di una seminatrice di precisione e come vengono trasportati i semi al suo interno?

La seminatrice di precisione permette la semina per file di semi parallele.

La distanza tra due file parallele di semi, o interfila, dipende dal tipo di coltura ed è tipicamente di 75cm per il mais e di 40-45cm per la soia.

Ad ogni fila di semi corrisponde un distributore collegato ad un comparto semi che è solitamente montato su un supporto meccanico, chiamato “parallelogramma”, che permette al distributore di muoversi verticalmente, per adattarsi alle asperità pur rimanendo sempre parallelo al terreno.

Sul parallelogramma, oltre al distributore, sono posti dei “vomeri apri-solco” che aprono il terreno creando appunto un solco all’interno del quale viene deposto il seme; infine delle “ruote di rincalzo” ricompattano il terreno sui semi, chiudendo il solco.

Ma vediamo nel dettaglio come vengono trasportati i semi, dal comparto semi al terreno.

Ultimamente vengono utilizzati essenzialmente due metodi:

Distributore meccanico

I distributori meccanici sono molto diffusi in America Latina e sono costituiti da un disco, parallelo al terreno, con dei fori che costituiscono delle “tasche” rotanti. I semi all’interno della tramoggia entrano nelle tasche del disco che, ruotando, li porta fino ad un’apertura attraverso la quale cadono nel terreno.

La selezione (in inglese “singulation”), cioè la funzione per cui in ogni “tasca” viene caricato uno ed un solo seme, viene ottenuta facendo passare il disco attraverso una feritoia calibrata, che permette il passaggio di solo di un seme alla volta.

Lo svantaggio dei distributori meccanici è che richiedono semi calibrati, cioè con una variabilità molto contenuta delle dimensioni. Inoltre i semi devono essere trattati con un rivestimento lubrificante (tipicamente grafite) per evitare che si incastrino o vengano danneggiati dalla rotazione del disco attraverso la feritoia calibrata.

Il vantaggio dei distributori meccanici è la loro semplicità. A differenza dei distributori pneumatici, descritti di seguito, non richiedono tubi per il vuoto, ventole aggiuntive o altre componenti.

Distributore pneumatico

Il distributore pneumatico è il più diffuso in Europa e negli Stati Uniti e, in questo caso, il trasporto del seme avviene attraverso l’utilizzo del vuoto pneumatico: un disco con fori di diametro inferiore rispetto alle dimensioni del seme, viene fatto ruotare verticalmente tra due camere tra le quali c’è una differenza di pressione. I semi, che sono contenuti nella camera a pressione superiore, vengono aspirati ed aderiscono al disco in corrispondenza dei fori. Nel percorso di rotazione, i semi raggiungono una zona in cui non c’è differenza di pressione, in corrispondenza del tubo di caduta: qui si staccano dal disco per cadere nel terreno.

Nel caso del distributore pneumatico, è possibile che più semi vengano aspirati dallo stesso foro. La selezione viene effettuata attraverso un selettore meccanico che crea un ostacolo per i semi in eccesso nel percorso di rotazione, causandone il distacco e la ricaduta all’interno del comparto dei semi.

Il distributore pneumatico ha il vantaggio di essere molto più flessibile relativamente alle dimensioni dei semi ed è molto più delicato nel trasporto.

Come già accennato, i distributori pneumatici necessitano di un sistema di aspirazione, costituito da una ventola di aspirazione, tipicamente centrifuga, ed un sistema di distribuzione e tubi che portano l’aspirazione ad ogni distributore.

La seminatrice di precisione in quali colture si usa?

Le seminatrici di precisione si utilizzano per quei tipi di colture (ad esempio mais, soia o girasole), in cui è necessario mantenere sotto controllo la distanza tra i semi, al fine di garantire la germinazione e lo sviluppo corretto della pianta. Infatti se i semi sono troppo vicini, si innescano fenomeni di competizione tra le piante che riducono la resa del raccolto.

Le seminatrici di precisione vengono utilizzate anche per la semina di certi ortaggi (come carote o cipolle); tuttavia i semi di ortaggio sono minuti, pertanto i distributori pneumatici per ortaggi richiedono accorgimenti meccanici e tolleranze di lavorazione superiori, rispetto a quelli delle seminatrici di precisione per mais.

Quali sono i vantaggi dell’applicazione elettrica?

Negli ultimi anni la maggior parte dei costruttori di macchine agricole hanno iniziato a proporre seminatrici di precisione elettriche e, in contemporanea, si sono diffusi anche sistemi after-market che permettono la conversione di seminatrici con movimentazione meccanica in elettrico.

Tra i nostri clienti che offrono questa tipologia di attrezzature ci sono ad esempio Sfoggia, Mascar ed Agricola Italiana.

L’applicazione con motori elettrici permette una flessibilità senza precedenti e la possibilità di realizzare delle funzioni che la trasmissione meccanica non può dare.

In primo luogo, la ruota a terra non trasmette più il moto ma è solo collegata ad una “ruota fonica” che fornisce un riferimento di velocità (o posizione) ai motori e, non trasmettendo più il moto, non corre più il rischio di scivolare sul terreno, creando quindi regolarità di semina su terreni particolarmente umidi.

Inoltre, è possibile impostare le distanze tra i semi senza dover ogni volta modificare l’impostazione del cambio meccanico: questa funzione è particolarmente interessante per gli ortaggi, dove è possibile incrementare la densità delle file esterne, più esposte al sole, per migliorarne la resa.

Nel caso di macchine ad elevato numero di file (quindi molto larghe), è possibile compensare l’effetto di modifica della distanza di semina nelle curve: senza compensazione, le file all’esterno della curva avrebbero semi più distanti, mentre quelle all’interno saranno più ravvicinati.

In generale, l’utilizzo di motori elettrici permette di controllare in modo puntuale l’attivazione e disattivazione delle file (funzione “section control”) per evitare sovrapposizioni di semina.

Che ruolo occupa ROJ Agri-Motion?

ROJ ha un’esperienza decennale nell’applicazione dei motori elettrici alle seminatrici di precisione sia come primo impianto che come after-market e può supportare il cliente nella scelta dei componenti e nell’integrazione del sistema.

I motori ROJ sono nati specificatamente per l’applicazione su seminatrici di precisione e permettono di controllare i distributori di semi, gestendo anche i segnali provenienti dai sensori di semina. Gli stessi motori possono essere utilizzati per movimentare i distributori di fertilizzante e/o di micro-granulato, realizzando così un sistema completo di gestione dell’attrezzo.

ROJ fornisce un sistema di base (a rateo fisso), chiamato PCS 200, per il controllo delle seminatrici di precisione, che comprende:

  • Motori per la distribuzione di semi, fertilizzanti e/o micro-granulati
  • Centralina di controllo (ECU)
  • Display Agrimate
  • Cassetta di distribuzione dell’alimentazione, sensori di velocità e posizione macchina, cablaggi

Gli stessi motori possono anche essere utilizzati su sistemi ISOBUS di terze parti, per realizzare sistemi a rateo variabile, con mappe di prescrizione.